Proviamo a capire come potrebbe essere il futuro della SEO nei prossimi anni.
Le grandi criticità che dovremmo poter interpretare con lungimiranza per valutare il futuro della SEO sono due.
Il comportamento degli utenti.
L’evoluzione tecnologica.
Intercettare il cambiamento delle esigenze dei navigatori è essenziale per provare ad intercettare i comportamenti che andranno a tenere in futuro.
Per capire il comportamento futuro, cerchiamo di interpretare l’evoluzione del comportamento avuto fino ad oggi.
Internet ha visto entrare tra i “navigatori”, in un primo periodo, solo gli entusiasti della tecnologia.
Solo successivamente vi si sono approcciate le masse con un’attenzione al mondo dei computer sempre meno profonda.
Quindi la “cultura informatica” è scesa costantemente.
E si presume che continuerà ad essere così, perché, anche se oggi c’è un uso estremo dei dispositivi informatici è però un uso “non consapevole”.
Una volta era importante conoscere qualcosa di codici di programmazione e tutti si ritrovavano ad avere a che fare con l’hardware (schede video, processori, ecc) mentre oggi si cincischia con i telefoni.
Ma mentre si è “afflosciata” la cultura informatica, si è assistito allo stesso tipo di “afflosciamento” anche per quanto riguarda la cultura in generale, almeno online.
Dopo la diffusione dei social network il linguaggio è diventato diverso, contratto.
E scrivendo varie ore al giorno in quel modo, è diventato accettabile quel tipo di comunicazione anche nelle conversazioni extra social network.
Se uno vuole immaginare il futuro della SEO non può non tenere conto quindi di questi due trend:
Uso sempre meno consapevole dei dispositivi elettronici.
Imbarbarimento e contrazione costante del linguaggio.
Il primo punto ci dice che dobbiamo poter fare in modo che l’ottimizzazione deve essere fatta in modo che sia applicabile per ogni tipo di hardware e software.
La pagina deve essere fruibile similmente da vecchi pc, nuovi pc, tablet, telefoni, smart tv… ad ogni tipo di risoluzione video.
Oltre ad una grafica responsive che è praticamente obbligatoria, bisogna tenere conto che i dispositivi potranno essere sempre più strani…
Ad esempio, chi può dire che in futuro non si navigherà con smart watch a comando vocale?
Il secondo punto ci dice che nel futuro della SEO c’è e rimarrà questa contrazione del linguaggio e dei tempi.
Questo cosa significa?
Significa che, a livello di contenuti, sarà sempre più importante contrarre e semplificare.
In pratica… video, infografiche e tutto quello che può venire utile nel dogma “semplificare e contrarre”.
Siccome è evidente che le esigenze dei navigatori vanno in quella direzione, anche i motori di ricerca premieranno chi tiene conto di queste esigenze.
Una cosa di cui tenere conto, dopo l’imbarbarimento sopra descritto, è un aspetto in contro tendenza.
Gli utenti infatti sono sempre più smaliziati nel fare ricerche sui motori sempre più specifiche.
Hanno capito infatti che per ottenere quello che stanno cercando, devono specificare adeguatamente nella ricerca.
Quindi, parlando del futuro della SEO, bisogna tenere conto che le ricerche a coda lunga sono importanti e lo saranno sempre di più.
Questa parte è quella più importante.
Il futuro della SEO probabilmente non sarà sui browser web, se non in piccola parte.
Una volta c’erano solo quelli e quindi i motori erano puntati sui browser e le ricerche web.
Ora facciamo mente locale.
Cosa sono Ebay, Amazon, Facebook, Youtube, Subito, ecc?
Se ci pensate bene sono dei motori di ricerca che hanno scelto di lavorare su contenuti proprietari e verticali.
Questi sono solo alcuni degli esempi attuali, ma quanti altri ne arriveranno in futuro?
Entrare nell’ottica che bisogna ottimizzare anche sui motori di nicchia può essere un punto di partenza per capire dove stiamo andando.
Un’altra cosa da valutare è che il grosso del traffico non sta già più su browser ma su app.
Il futuro della SEO quindi è probabile stia proprio li, nell’ottimizzazione della visibilità sulle app, almeno quelle che abbiamo un funzionamento tipo motore di ricerca.