Pay per click o SEO?

Analisi SEO
May
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Pay per click o SEO?

05/02/2019 12:00 AM da Admin in Blog


Pay per click o SEO? Introduzione.

L’ADV (in questo articolo parliamo nello specifico di pay per click) e la ricerca del posizionamento per catturare traffico organico sono due approcci validi alla ricerca del traffico in target.

Nel primo caso si provvederà a realizzare campagne pay per click (che hanno un costo considerevole) in grado di portare traffico.

Nel secondo caso invece provvederete ad indicizzare e posizionare in maniera efficiente le varie parti del sito in modo che le persone in target vi trovino in maniera naturale.

La differenza di queste due soluzioni al problema della ricerca del traffico è però importante.

Mentre una campagna ADV può essere messa in pratica in pochi giorni, il posizionamento è estremamente lento.

pay per click

Pay per click vs SEO.

Il concetto del pay per click è molto semplice: il motore di ricerca mette il vostro annuncio in bella vista e se qualcuno ci clicca voi pagherete questo click.

In base a quanto sarete disposti a pagare ogni singolo click sarete più in alto o più in basso rispetto alla concorrenza.

Premesso che una cosa non esclude l’altra… fare ADV invece dell’ottimizzazione SEO può avere dei vantaggi, ma anche aspetti negativi.

Un vantaggio è la stabilità del posizionamento… pagando siete sempre li.

Non dovrete quindi preoccuparvi dei mal di pancia di Google che incomprensibilmente vi premia o penalizza nonostante i vostri sforzi.

L’affidabilità della visibilità e quindi dei volumi di traffico è abbastanza rassicurante.

Ma anche qui, per quanto meno probabile, non è da escludere che di colpo uno o più competitors inizino ad investire pesantemente sui pay per click dei vari motori di ricerca facendovi retrocedere.

Un ulteriore aspetto positivo di una campagna pay per click è l’estrema facilità con la quale riesce ad essere avviata.

Anche senza competenze, basta impostare dei semplici parametri e la campagna parte.

Pochi minuti in tutto e siete online con la vostra inserzione.

Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, e vi accorgerete presto che senza competenze potete si avviare la campagna ma i risultati saranno miseri.

Difficilmente una campagna fatta da una persona improvvisata riuscirà a ritornare l’investimento.

E questa difficoltà si amplifica man mano che il vostro settore di riferimento diventa competitivo.

Esempio pratico, individuate un servizio che nessuno offre online e vi industriate per proporlo.

Appena pronti lanciate la vostra campagna che, senza concorrenti, avrà un costo per click basso.

Se le cose vanno bene è grossomodo sicuro che a qualcuno verrà l’idea di copiarvi.

Quindi passerà poco tempo prima che vi ritroverete invasi da decine di nuovi siti… arriva la concorrenza.

Con la concorrenza che inizia a fare pay per click, il prezzo che dovrete pagare per ogni click si alzerà in maniera sensibile.

Quindi il costo di acquisizione cliente si alzerà e dovrete stare molto attenti a farlo rimanere in un limite di sostenibilità.

Sulla sostenibilità di una campagna pay per click dovrete entrare in familiarità con un parametro fondamentale, ovvero il ROI.

In estrema sintesi è un dato che valuta il “ritorno dell’investimento”.

Insomma se io spendo 1000 euro in una campagna pubblicitaria è necessario che torni indietro una cifra maggiore rispetto ai 1000 euro investiti.

Lo si calcola quindi cosi:

ROI = Entrate della campagna/Investimento.

La pericolosità sta nel fatto che le entrate devono essere al netto di tutto, anche di parametri difficilmente calcolabili quali ad esempio le “spese nascoste” se parliamo di un ecommerce.

Le spese nascoste (resi, intoppi nella logistica, errori di impacchettamento, ecc) sono molto spesso un parametro che viene mal valutato e manda in rosso la campagna di ADV.

Ritornando a quanto detto all’inizio dell’articolo, le campagne pay per click ed in generale l’ADV anche se lo sembrano… non sono pane per dilettanti.

Quasi mai una campagna pubblicitaria messa in piedi da un non addetto ai lavori finisce con un ROI positivo.

 

Stabilire dei limiti

Al di la delle campagne pubblicitarie importanti, che hanno dietro tutto una base progettuale, si deve sempre stabilire dei limiti a prescindere.

Al di la del ROI di una campagna pubblicitaria infatti, è il caso di tenere sempre sottocchio il costo di acquisizione clienti in modo da mantenerlo sempre sostenibile.

Quindi anche al di fuori delle grandi campagne di ADV, durante le micro sponsorizzazioni quotidiane, è bene valutare un costo di acquisizione clienti limite.

Ovviamente sarà poco affidabile ma è un limite invalicabile che consente di tenere sotto controllo i conti quando la concorrenza inizia a strutturarsi e crescere.

ottimizzazione seo

Cambi di strategia.

Il fatto di affidarsi alle campagne di ADV piuttosto che all’ottimizzazione SEO concede anche una maggiore libertà di azione potendo fare importanti cambiamenti in corsa.

Nel caso la concorrenza sia, ad esempio, molto attiva sull’ADV di un tipo di prodotto/servizio, è molto facile per voi indirizzare le campagne pubblicitarie su altre parole.

Questi cambi di strategia, per quanto marginali, possono aiutarvi non poco ad evitare il confronto.

Se invece la vostra strategia fosse incentrata solo sull’ottimizzazione SEO, questi cambi non sarebbero repentini ma per vedere gli effetti dei cambi di strategia servono mesi.

C’è quindi da studiare molto bene il mercato prima di lanciarsi in ottimizzazioni SEO a caso.

 

SEO + pay per click.

Ma come già detto in precedenza, una cosa non esclude l’altra, anzi…

Miscelare con sapienza ADV e SEO è forse un approccio corretto, o almeno lo è nella maggior parte delle situazioni.

L’ideale è affrontare l’ottimizzazione SEO per le keys che ritenete più stabili nel tempo.

Premiare quindi l’ADV in parole chiave particolari, le quali ad esempio:

  • Sono temporanee. Ad esempio una moda passeggera, un evento, ecc.

  • Sono già occupate da competitors molto al di fuori delle vostre possibilità.

  • Hanno una concorrenza in forte ascesa.

Il resto è una buona idea strutturarlo con un’ottimizzazione SEO di buon livello.

 

Snippet.

Una similitudine tra ottimizzazione SEO e campagne di pay per click è la presentazione finale.

Nella SEO si andrà a settare lo snippet in modo venga bel posizionato ma anche che chi lo legge capisca facilmente cosa troverà sul sito e quindi lo clicchi.

Nella stessa maniera anche le campagne pay per click sui motori hanno una configurazione che comporta la redazione degli stessi parametri, sull’insersione.

Questo fa si che anche in questo caso le persone prima di accedere (e quindi procurarvi un pagamento per il click) riescano a rendersi conto di quello che vanno a trovare.

Facendo cosi ottenete due effetti di notevole importanza:

  • Una targettizazione efficiente che vi evita migliaia di pagamenti inutili per far accedere sul vostro sito gente fuori target che non comprerà mai nulla.

  • Un vantaggio competitivo sugli annunci dei vostri competitors.

 

Monitoraggi.

Una differenza sostanziale tra pay per click e SEO è anche la frequenza degli aggiornamenti.

Una campagna pay per click va monitorata in continuazione per vedere se ci sono criticità.

L’ottimizzazione SEO invece non vi obbliga a questo continuo valutare i dati.

Mentre nel caso del primo di devono controllare le statistiche quasi in real time, le statistiche in caso di lavoro sulla SEO avrà valutazioni più lunghe… magari settimanali.

Questo perché:

  1. Se arrivano click problematici (ad esempio per via del rimbalzo, ecc) nel pay per click, dobbiamo accorgercene prima possibile perché anche i click inefficienti hanno un costo.

  2. Nel caso della SEO monitorare volumi di dati troppo piccoli non aiuta a comporre una statistica affidabile, quindi meglio ragionare su volumi di dati adeguati.

Se abbiamo impostato una campagna pay per click e calcolato un ROI, dobbiamo accorgerci prima possibile se c’è un errore nelle valutazioni iniziali che viene fuori dalle statistiche.

Se ci rendiamo conto che la situazione non è esattamente come l’avevamo valutata, è quasi sempre meglio fermare immediatamente la campagna e annullarla o modificarla.

Per quanto ci può stare che una valutazione possa essere in parte smentita dalla realtà, non può essere completamente stravolta senza che la campagna venga interrotta.

Un mancato monitoraggio, e quindi mandare avanti la campagna che presenta gravi problemi, vi porterà davanti ad un cliente arrabbiato che si ritrova un ROI completamente diverso da quanto ipotizzato all’inizio.

 

Per concludere, al netto del fatto che una cosa non esclude l’altra, potremmo schematizzare in questa maniera:

 

  • SEO: Equivale a strutturare il traffico e vi porterà traffico organico gratuito. La pianificazione è essenziale perché cambiare in corsa è macchinoso.

  • Pay per click: Strategia flessibile che permette di essere adattata con facilità alle situazioni che si presentano. Costo rilevante. Una o più campagne sbagliate rischiano di mettere in ginocchio un’azienda.

 

Se volete avviare un’ottimizzazione SEO sul sito, ma anche se vi interessa avviare una campagna pay per click, CONTATTATECI


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